L’ascesa del parlato scritto (digitale) nella comunicazione quotidiana – e il declino della linguistica delle varietà (presentazione)





Keywords: computer-mediated communication , linguistic variation , orality , variational sociolinguistics , writtenness

parlitto scrittato

1. Una dimensione della varietisca: parlato vs. scritto1

⇒ l'interesse scientifico per la variazione della lingua parlata e scritta è nato nell'ambito della varietistica iniziale

punto di partenza (in Germania): la distinzione di due dicotomie (Söll 1974, 11-23)

  • secondo la "realizzazione" o il "medium": "code phonique" vs. "code graphique"
  • secondo la "concezione": "code parlé" vs. "code écrit"

affinità naturali e storiche tra i codici

 
 
"medium" = "realizzazione"
"code phonique" "code graphique"
"concezione"  "code parlé" affinità naturale  
"code écrit"   affinità storica
la dimensione parlato vs. scritto secondo Söll 1974

modello ripreso da Koch/Oesterreicher (1985, 1990, 2011a):

 
 
"medium della realizzazione"
fonico grafico
"concezione" 
oralità
⇕ continuo ⇕

scrittura
"immediatezza" prototip., ‘parlato’ ‘parlato scritto’ (?)
‘scritto parlato’ "distanza" prototip.,
‘scritto’
Produzioni prototipiche di immediatezza e distanza comunicativa (secondo Koch/Oesterreicher) 

base dei prototipi: "nostra ‘intuizione’ di oralità" e "nostra idea di scrittura"2

[…] tutti conosciamo espressioni realizzate foneticamente il cui stile linguistico difficilmente corrisponde alla nostra ‘intuizione’ di ‘oralità’ (ad es., elogi funebri, spiegazioni durante una visita guidata a un castello o discorsi ufficiali); d'altra parte, esistono anche espressioni realizzate graficamente che difficilmente corrispondono alla nostra idea di ‘scrittura’ (ad es. appunti sintetici, nuvolette ‘parlate’ (!) nei fumetti, lettere private)." (Koch/Oesterreicher 1990, 5; trad. e sottolin. Th.K.)3. (Koch/Oesterreicher 2011a, 3; sottolin. Th.K.) "[…] wir alle kennen phonisch realisierte Äußerungen, deren sprachlicher Duktus kaum unserer 'Intuition' von 'Mündlichkeit' entspricht (z.B. Grabrede, Erklärungen bei einer Schlossführung oder Festvortrag); andererseits gibt es aber auch graphisch realisierte Äußerungen, die sich schwerlich mit unseren Vorstellungen von 'Schriftlichkeit' decken (z.B. stichwortartige Notizen, 'Sprechblasen' (!) in Comics), Privatbrief)." (Koch/Oesterreicher 1990, 5; Hervorhebung Th.K.)4. (Koch/Oesterreicher 2011a, 3; sottolin. Th.K.)

⇒ integrazione della dimensione nella tipologia delle varietà di Coseriu:

"Lo spazio delle varietà linguistiche tra immediatezza e distanza" (di Koch/Oesterreicher 1990, 15; trad. dal ted. Th.K.)

⇒ ‘immediatezza’ vs. ‘distanza’ in terminologia italiana (da Mioni 1983): variazione diamesica

“differenze del m e z z o via via usato per comunicare (per le quali si potrebbe usare il neologismo di ‘dimensione diamesica’)” (Mioni 1983, 508)

‘mezzo’ ≠ ‘medium’ (sg. di ‘media’)

2. Due punti deboli della varietistica

2.1. Una confusione: medium e materializzazione

"realizzazione" →: meglio ‘materializzazione’: modalità percepibile del linguaggio

  • scrittura = medium
  • voce umana ≠ medium

tutte le lingue sono parlate, solo une parte è anche scritta

modalità fonica (la sua linearità) = sostanziale per il segno linguistico, immediata
modalità grafica = rappresentazione accidentale, mediale

materializzazione immediata vs. mediale

oggetto della varietistica: solo (o quasi) aspetti concezionali dell’oralità / della scrittura

"Qui ‘parlato’/‘scritto’ non si riferisce alla realizzazione, ma alla concezione, non al canale di comunicazione secondario o indiretto, ma a quello primario o diretto. Un libro viene scritto in modo primario e immediato e concepito per la comunicazione grafica; in modo secondario e indiretto, con la ricodificazione, può anche essere parlato (ovvero ascoltato invece che letto). Una conversazione quotidiana viene immediatamente fonizzata, ma può anche essere graficizzata in modo indiretto. ((Söll 1974, 13 s.; trad. Th.K.) "Hier wird 'gesprochen'/'geschrieben' nicht auf die Realisation, sondern auf die Konzeption, nicht auf den sekundären oder mittelbaren, sondern auf den primären oder unmittelbaren Kommunikationsweg abgestellt. Ein Buch wird primär und unmittelbar geschrieben und für die graphische Kommunikation konzipiert, sekundär und mittelbar, mit Umkodierung, kann es auch gesprochen (bzw. gehört statt gelesen) werden. Ein Gespräch des Alltags wird unmittelbar phonisiert, mittelbar kann es auch graphisiert werden." (Söll 1974, 13 s.)

simile: Koch/Oesterreicher

"Poiché ci interessano principalmente le differenze tra oralità e scrittura come problema di varietà linguistica in francese, italiano e spagnolo, ci focalizzeremo nei capitoli seguenti sugli aspetti concettuali dell'oralità e della scrittura."  (Koch/Oesterreicher 1990, 6 e senza modifica in Koch/Oesterreicher 2011a, 4; trad. Th.K.)

"Da uns die Unterschiede zwischen Mündlichkeit und Schriftlichkeit vornehmlich als Problem der der sprachlichen Varietät im Französischen, Italienischen und Spanischen interessieren, stehen für uns in den folgenden Kapiteln die konzeptionellen Aspekte von Mündlichkeit und Schriftlichkeit im Vordergrund." (Koch/Oesterreicher 1990, 6 und identisch in Koch/Oesterreicher 2011a, 4)

⇒ concetto di ‘media’ non considerato

⇒ insufficiente comprensione dei media nella storia della lingua

scrittura
a mano vs. a stampa
privata (personalizzata)   pubblica (anonima)
autocontrollata dallo scrivente   controllata dall’editore
repertorio individuale   promozione di una varietà di referenza (standard)

2.2. Una negligenza: lo standard

distanza prototipica coinvolge l’uso dello standard

  • parlato scritto = scrittura non standard (lingua di distanza non prototipica secondo Koch/Oesterreicher)

però ‘standard’ ossia ‘norma prescrittiva’

⇒ però: standard = varietà
⇒ varietà non marcata

standard non marcato come referenza della marcatezza (in Krefeld 2011b)

3. Dati linguistici dopo la rivoluzione mediatica

  • la mancante teoria dei media → fallimento dell'approccio nell'applicazione ai media digitali
  • una problematica esplicitamente respinta da Koch/Oesterreicher:
"Le forme di comunicazione completamente nuove che si sono ormai affermate sotto i nostri occhi nel campo dei media basati sul computer (e-mail, SMS, chat, ecc.) hanno da tempo suscitato l'interesse dei linguisti. Si potrebbe ora pensare che lo schema che tiene conto solo dei media fonici e grafici non sia sufficiente per comprendere la complessità di questi ultimi sviluppi mediatici. Tuttavia, tale valutazione va decisamente contestata. Occorre infatti operare una chiara distinzione tra i «media» intesi come manifestazioni fisiche che stimolano determinate modalità sensoriali (fonia → acustica, grafia → visiva) e i mezzi «tecnici» di memorizzazione e trasmissione, quali il telefono, Internet ecc. […]. Anche i più recenti sviluppi nel campo dell'elettronica per la memorizzazione e la trasmissione si basano, in ultima analisi, solo sul principio acustico della fonia o sul principio visivo della grafia. È quindi ovvio che anche queste nuove forme di comunicazione e tradizioni discorsive possano essere comprese nelle nostre categorie antropologiche. La chat è addirittura uno degli esempi più belli del fatto che nel mezzo grafico sia possibile un avvicinamento relativo, anche se in questo caso ancora limitato, alla immediatezza dialogica e spontanea. Per quanto riguarda i procedimenti puramente grafici decisamente innovativi, ovvero le abbreviazioni e le emoticon, come ad esempio (in tedesco) hdl5 o :), essi sono del tutto irrilevanti dal punto di vista delle varietà linguistiche, ma comunque importanti dal punto di vista concettuale in quanto favoriscono la spontaneità nella velocità di scrittura." (Koch/Oesterreicher 2011a, 13 s.; trad. e enfasi Th.K.) "Die völlig neuen Kommunikationsformen, die sich vor unseren Augen im Bereich der computergestützten Medien inzwischen eingebürgert haben (E-mail, SMS, chat etc.),| sind längst auch auf das Interesse der Linguisten gestoßen. Man könnte nun auf den Gedanken kommen, dass das Schema, das allein die Medien Phonie und Graphie berücksichtigt, nicht ausreicht, die Komplexität dieser neuesten medialen Entwicklungen zu erfassen. Einer solchen Einschätzung ist jedoch entschieden zu widersprechen. Es muss nämlich klar getrennt werden zwischen 'Medien' als physikalischen Manifestationen, die bestimmte sensorische Modalitäten ansprechen (Phonie → akustisch, Graphie → visuell), und 'technischen' Speicher- und Übertragungsmedien, wie Telephon, Internet etc. […]. Selbst die neuesten Entwicklungen in der Elektronik bei Speicherung und Übertragung bauen im sensorischen Bereich letztlich immer nur auf dem akustischen Prinzip der Phonie oder auf dem visuellen Prinzip der Graphie auf.
Es können daher selbstverständlich auch diese neuesten Kommunikationsformen und Diskurstraditionen mit unseren anthropologisch fundierten Kategorien erfasst werden. Der chat ist sogar eines der schönsten Beispiele dafür, dass im graphischen Medium eine relative, allerdings auch in diesem Falle noch limitierte Annäherung an dialogische, spontane Nähesprachlichkeit möglich ist. Was die durchaus innovativen, rein graphischen Verfahren, also Abkürzungen und Emoticons, wie etwa (deutsch) hdl oder 🙂 angeht, so sind diese varietätenlinguistisch völlig irrelevant, konzeptionell aber immerhin im Blick auf die spontaneitätsfördernde Schreibgeschwindigkeit von Belang." (Koch/Oesterreicher 2011a, 13 s.)

ridurre i media digitali alla produzione  di "manifestazioni fisiche" = assolutamente inadeguato

⇒ impatto sostanziale delle media scelte sulla concezione dell’enunciato
⇒ complesso mediale digitale, ted. digitaler MedienkomplexFranko 2019, p:3)

i media propongono certe affordance, (cf. ita. https://it.wikipedia.org/wiki/Affordance, cf. Bosshart 2021, Jakob 2018, 118-129Franko 2019p:137-139), ossia: opzioni techniche che suggeriscono certi usi

“Secondo il concetto ingl. di affordance orientato verso i media, nei mezzi di comunicazione sono presenti determinate affordance che consentono o impongono una determinata azione (linguistica).” (Jakob 2018, 120; trad. da DeepL, con mod. di Th.K.) "Gemäß dem medienorientierten Affordanzkonzept sind in Kommunikationsmedien bestimmte Affordanzen angelegt, die ein bestimmtes (sprachliches) Handeln ermöglichen oder forcieren. " (Jakob 2018, 120)
  • forte impatto delle affordance più importanti sulla concezione e/o produzione degli enunciati linguistici

3.1. La lingua mediata dal computer: impatto sulla concezione dell’enunciato

Lingua mediata dal computer

precisare la tipologia: 

  input umano   output mediale digitale   
(1) enunciato fonico = messaggio fonico  
(2) enunciato scritto = messaggio scritto dominio del parlato scritto digitale
(3) enunciato fonico messaggio scritto
riconoscimento vocale  
(4) enunciato scritto messaggio fonico  
sintesi vocale  
Tipologia della materializzazione enunciativa mediata dal computer
Legenda: =  senza cambiamento di codice, → con cambiamento di codice

3.1.1. Parlato scritto digitale

tipi (2) e (3)
⇒ frequentissimi
⇒ aumento massiccio della scrittura in vita quotidiana (cf. sopra )

    • attivissime anche persone con basso livello di istruzione
    • enunciati concepiti dagli utenti umani 

tipo 2: impatto mediale sull’input

Impatto mediale sulla concezione della scrittura

  • spedizione veloce, quasi sincronica

⇒ scrittura molto spontanea
⇒ poco (nessun) sforzo correttivo da parte dello scrivente 

  • proposta di usare numerose icone

⇒ commodo e veloce
⇒ segni non linguistici (né per la forma, né per la semantica, impossibile da leggere)
⇒ particolare concezione dell’enunciato: scrittura con inserimento di elementi grafici non leggibili

tipo 3: scrittura con scarso (nessuno) sforzo concezionale da parte dell’utente (eventualmente punteggiature)

  • molto facile, ad es. in SMS:

  • però: concezione umana dell’input fonico

3.2. La lingua generata dal computer: concezione e produzione digitale

Lingua generata dal computer

input umano minimo: solo spunti riguardo

  • al contenuto
  • alla varietà
  • al genere discorsivo 

enunciati prodotti da intelligenza artificiale

3.2.1. Due esempi di ChatGPT

3.2.1.1. Primo esempio

(14/10/2025, https://chatgpt.com/share/68ee014f-464c-800c-9f7e-ba7425d995d8, in blu)

Domanda iniziale:

Vorrei candidarmi per un dottorato di ricerca in filologia romanza presso l‘universtà di Catania. Potresti farmi una lettera a proposito?

ChatGPT:

Certo! Posso scriverti una lettera di motivazione per la candidatura a un dottorato di ricerca in Filologia Romanza presso l’Università di Catania.

Prima di prepararla, mi aiuteresti con qualche informazione? Così posso renderla più personale e convincente. Ecco cosa mi sarebbe utile sapere:

  1. Il tuo percorso accademico (laurea magistrale, tesi, eventuali esperienze di ricerca o pubblicazioni).

  2. 💡 Le tue aree di interesse specifiche nella filologia romanza (es. letteratura medievale, linguistica romanza, testi volgari, edizioni critiche, ecc.).

  3. 🎯 Le motivazioni personali e accademiche per cui vuoi proseguire il dottorato.

  4. 🧑‍🏫 Se hai già individuato un potenziale supervisore o un tema di ricerca.

  5. 📅 Eventuali esperienze precedenti all’estero, in archivio o in progetti affini.

Se preferisci, intanto posso scrivere una bozza generica e formale, che poi adatteremo con i tuoi dettagli. Vuoi che parta da quella versione iniziale?

  • i punti 1-5: concezione della lettera

continuazione:

sì, ti sarei gaarto di una bozza generica, Grazie mille!

ChatGPT:

Perfetto! Ecco una bozza generica di lettera di motivazione per la candidatura a un dottorato in Filologia Romanza presso l’Università di Catania. La lettera è formale, sobria e strutturata secondo i canoni accademici. Naturalmente potremo adattarla meglio con i tuoi dati personali e accademici in seguito.

📄 Lettera di motivazione – Bozza generica


Alla cortese attenzione
della Commissione del Dottorato di Ricerca
in Filologia Romanza
Università degli Studi di Catania

Oggetto: Domanda di ammissione al Dottorato di Ricerca in Filologia Romanza

Egregi Membri della Commissione,

mi chiamo [Nome Cognome] e con la presente desidero sottoporre alla Vostra attenzione la mia candidatura al corso di Dottorato in Filologia Romanza presso l’Università degli Studi di Catania.

Sin dai miei studi universitari ho maturato un profondo interesse per le lingue e le letterature romanze, con particolare attenzione ai testi medievali, alla trasmissione scritta dei saperi e all’evoluzione linguistica e culturale dell’Europa romanica. Tale interesse si è concretizzato nel percorso di laurea [triennale/magistrale] in [nome del corso], concluso presso l’Università di [nome università], dove ho potuto approfondire aspetti relativi alla critica testuale, alla linguistica storica e alla tradizione manoscritta.

Intendo proseguire il mio percorso con una ricerca dottorale che mi consenta di sviluppare in maniera scientificamente rigorosa le mie competenze e di contribuire allo studio e alla valorizzazione del patrimonio romanzo, con particolare riferimento a [temi generici: es. la produzione letteraria volgare, i testi agiografici, le relazioni tra latino e volgare, ecc.].

Ritengo che il Dottorato in Filologia Romanza dell’Università di Catania, per il prestigio del suo corpo docente, la qualità dei percorsi di ricerca e l’attenzione alla filologia romanza in ambito mediterraneo, costituisca il contesto ideale per la mia formazione scientifica.

Sono disponibile, fin da subito, a fornire qualsiasi ulteriore informazione o documentazione utile alla valutazione della mia candidatura. RingraziandoLa per l’attenzione riservata, porgo i miei più cordiali saluti.

[Luogo], [data]
[Firma, se richiesta]

[Nome Cognome]
[Contatti: e-mail, telefono]


🔧 Hai modo di darmi qualche informazione in più (sul tuo percorso, sulle lingue romanze che ti interessano, su un’idea di progetto, ecc.)? Posso così aiutarti a rendere la lettera più personalizzata e più efficace. Fammi sapere!

3.2.1.2. Secondo esempio

Prima domanda (in tedesco):

"Wie würden Teenager auf italienisch das neue Album von Taylor Swift loben?" (Come elogerebbero gli adolescenti italiani il nuovo album di Taylor Swift?)

risposte di ChatGPT (07/10/2025; https://chatgpt.com/s/t_68e582facf0c8191ba5f27ccf54aad06) in blu, trad. mie in nero

  • con annotazioni metalinguistiche!

1. Super emotional:

„Oddiooo questo album mi sta distruggendo 😭 Taylor sa sempre come farmi piangere 🥺💔“

2. Locker & cool:

‘rilassato & cool’; Th.K.

„Raga ma Taylor ha spaccato di nuovo 🔥 ogni canzone è un capolavoro, zero skip fr.“

3. Social-media-Stil (TikTok / Insta caption):

„Questo album è la mia personalità ora 💅✨ #Swiftie #TaylorNation“

4. Poetisch-dramatisch (typico fan Swiftie):

„Come fa a trasformare il dolore in arte così??? Taylor è pura poesia 😭🌙“

5. Ironisch aber voll Fan:

‘ironico ma assolutamente fan’; Th.K.

„Avevo detto che non mi sarei più innamorato… poi Taylor ha pubblicato QUESTO album 😭💀“

6. Englisch-Italienisch-Mix (sehr authentisch online):

‘miscuglio anglo-italiano (molto autentico online)’; Th.K.

Non sto bene, this album hits too hard 😭 she really did that 😩🔥“


Vuoi che le frasi suonino più come post Instagram/TikTok caption, chat tra amici, o magari commenti su X (Twitter)? Posso adattarle al tono che preferisci.

3.2.2. Seconda domanda a ChatGPT

"Come direbberero fan adolescenti siciliani?"

risposte (07/10/2025; https://chatgpt.com/s/t_68e586f35bb081919d3c5c33d5c03d4f in blu, trad. mie in nero

  • con annotazioni metalinguistiche
  • con traduzioni tedesche, non chieste, fornite automaticamente

Fantastico! 😄💜
Für sizilianische Swifties kann man das Italienische mit etwas Dialekt, typischen Ausdrücken und südlichem Flair mischen — oft halb auf Italienisch, halb in regionalem Sprech, sehr lebendig, emotional und herzlich. Hier ein paar Beispiele, wie das klingen könnte 👇

‘Per gli Swifties siciliani, l'italiano può essere mescolato con un po' di dialetto, espressioni tipiche e un tocco di fascino meridionale: spesso metà in italiano e metà in dialetto regionale, molto vivace, emotivo e cordiale. Ecco alcuni esempi di come potrebbe suonare’ (trad. Th.K.) 


1. Super emotional (typisch süditalienische Leidenschaft):

‘super emozionale (passione tipicamente meridionale)’; Th.K.

„Ma comu si fa, Taylor? Mi fai chiàngiri ogni vota 😭❤️ sta musica è ‘na botta i cori!“
(„Wie kann man nur, Taylor? Du bringst mich jedes Mal zum Weinen 😭❤️ Diese Musik trifft mitten ins Herz!“)

2. Locker & stolz:

„Taylor ha spaccatu tuttu, raga 🔥 è ‘na queen, comu semu noi 💅“
(„Taylor hat alles zerstört [=voll abgeliefert], Leute 🔥 Sie ist eine Queen – wie wir!“)

3. Ironisch, mit Humor:

„Volevo solo sentiri ‘na canzuncina… e ora sto ‘ntra un mare di lacrime 😭 grazie, Taylor!“
(„Ich wollte nur ein kleines Lied hören… und jetzt lieg ich in einem Meer aus Tränen 😭 Danke, Taylor!“)

4. Social-Media-Vibe:

„Quest’album? Mi scinniu l’anima. Taylor, si troppu forti 🔥💜 #SwiftiePalermitana“
(„Dieses Album? Meine Seele ist aus dem Körper gefallen. Taylor, du bist zu stark 🔥💜“)

5. Dialekt-Englisch-Mix (wie viele junge Fans schreiben):

‘miscuglio anglo-italiano (come scrivono molti giovani fan )’; Th.K.

„Bro, this album è troppu 🔥 non ci pozzu cridiri 😭 she owns me.“
(„Bro, dieses Album ist zu krass 🔥 Ich kann’s nicht glauben 😭 sie besitzt mich.“)


Vuoi che te ne scriva altri con bestimmten sizilianischen Städten oder Vibes (z. B. Palermo, Catania, Trapani – oder eher ländlich)? Dann kann ich die Sprache und den Ton noch genauer anpassen.

Vuoi che te ne scriva altri con ‘certe città siciliane o vibes (ad es. Palermo, Catania, Trapano - o piuttosto rurale)? In questo caso posso adattare ancora meglio la lingua e il tuono.’ (Th.K.)

4. La dimensione rimodellata

nome: produzione enunciativa

  materializzazione
fonica grafica
concezione umana spontanea
⇕ continuo ⇕
elaborata
  ‘parlato scritto’
   
digitale mediata
⇕ continuo ⇕
generata
  ‘parlato scritto’
   
produzione enunciativa: criteri classificatori

compito della varietistica

  • osservare e indagare il potere dinamico della concezione digitale nell’architttura delle varietà italiane

prognosi:

  • tendenze opposte: lingua mediata dai media vs. lingua generata dai media 
    • lingua mediata dai media digitali
        • in gran parte parlato scritto non standard (sms, WhatApp ecc.), per motivi vari (correzione mancante e/o scarsa competenza)
        • dialetto parlato scritto (sms, WhatsApp)
        • ? aumento della scrittura in varietà non standard (parlato scritto)?

⇒ dipenderà dai correttori automatici implementati e dal loro progresso tecnico (grafia! morfologia? sintassi? lessico?)

attualmente: solo correzione grafica su social media; costrutti non standard (parl. scritto) non corretto
ad es. a me mi (piace), imparare qc. a qn, che relativo per cui, ecc.

⇒ non da escludere: effetto standardizzazione (almeno grafica) di dialetti/ling. minoritarie non standardizzate 

    • lingua generata dai media digitali
        • produce enunciati/testi conforme allo standard
        • forte sostituzione/riduzione del parlato scritto?

⇒ non da escludere: standardizzazione (almeno grafica) di dialetti/ling. minoritarie non standardizzate

⇒ formazione di nuove parole, ad es. il calco affordanza (< ted. Affordanz < ingl. affordance) prodotto dal traduttore online Deep  (parola non rintracciabile su google; 08/10/2025):

*f*i*n*e*

Bibliografia

  • Bosshart 2021 = Bosshart, Linda (2021): WhatsApp, iMessage und E-Mail Ein Vergleich des technisch Möglichen mit dem tatsächlich Realisierten, in: Brommer/Dürscheid 2021, 31-68.
  • Brommer/Dürscheid 2021 = Brommer, Sarah / Dürscheid, Christa (a cura di) (2021): Mensch. Maschine. Kommunikation. Beiträge zur Medienlinguistik, Tübingen, Narr.
  • Franko 2019 = Franko, Katharina (2019): Code-Switching in der computervermittelten Kommunikation, in: Korpus im Text, München, LMU (Link).
  • Halliday u.a. 1964 = Halliday, Michael Alexander Kirkwood / McIntosh, Angus / Strevens, Peter (1964): The Linguistic Sciences and Language Teaching, London, Longman.
  • Jakob 2018 = Jakob, Katharina (2018): Medienbedingte Variation am Beispiel italienischer WhatsApp-Chats, Ludwig-Maximilians-Universität München (Link).
  • Koch/Oesterreicher 1985 = Koch, Peter / Oesterreicher, Wulf (1985): Sprache der Nähe – Sprache der Distanz: Mündlichkeit und Schriftlichkeit im Spannungsfeld von Sprachtheorie und Sprachgeschichte, in: Romanistisches Jahrbuch 36, 15–43 (Link).
  • Koch/Oesterreicher 1990 = Koch, Peter / Oesterreicher, Wulf (1990): Gesprochene Sprache in der Romania.[Romanistische Arbeitshefte 31], in: Tübingen, Niemeyer.
  • Koch/Oesterreicher 2011a = Koch, Peter / Oesterreicher, Wulf (2011): Gesprochene Sprache in der Romania: Französisch, Italienisch, Spanisch, Berlin, New York, De Gruyter.
  • Krefeld 2011b = Krefeld, Thomas (2011): Sag mir, wo der Standard ist, wo ist er (in der Varietätenlinguistik) geblieben?, in: Dessì Schmid, Sarah et al. (a cura di), Rahmen des Sprechens. Beiträge zu Valenztheorie, Varietätenlinguistik, Kreolistik, Kognitiver und Historischer Semantik, Narr, 101-110.
  • Krefeld 2015 = Krefeld, Thomas (2015): L’immédiat, la proximité et la distance communicative, in: Polzin-Hausmann, Claudia / Schweickard, Wolfgang (a cura di), Manuals of Romance Linguistics, Berlin, De Gruyter, 262–274.
  • Krefeld 2017f = Krefeld, Thomas (2017): Helmuth Feilke \& Mathilde Hennig (Hg.). 2016. Zur Karriere von ‚Nähe und Distanz ‘. Rezeption und Diskussion des Koch-Oesterreicher-Modells (Germanistische Linguistik 306). Berlin, Boston: De Gruyter Mouton. vii, 415 S., in: Zeitschrift für Rezensionen zur germanistischen Sprachwissenschaft, De Gruyter (Link).
  • Krefeld 2018a = Krefeld, Thomas (2018): Varietà ibride? – Che cosa ne pensa la linguistica variazionale. Version 1 (1.03.2018, 12:46), in: Korpus im Text (KiT), online (Link).
  • Mioni 1983 = Mioni, Alberto M. (1983): Italiano tendenziale: osservazioni su alcuni aspetti della standardizzazione, in: Benincá u.a. 1983, 495-517.
  • Raible 2006 = Raible, Wolfgang (2006): Medien-Kulturgeschichte. Mediatisierung als Grundlage unserer kulturellen Entwicklung, Heidelberg, Winter.
  • Rossi 2011 = Rossi, Fabio (2011): Variazione diamesica, in: Enciclopedia dell'Italiano, Treccani (Link).
  • Söll 1974 = Söll, Ludwig (1974): Gesprochenes und geschriebenes Französisch, Berlin, Erich Schmidt.
Ringrazio Beatrice Colcuc per lo schambio d’idee.
– Non è chiaro a chi si riferisca la 1a persona del plurale: ai parlanti (e scriventi) o ai linguisti? Probabilmente si intendono i parlanti. Sarebbe davvero utile verificare, sulla base di test di percezione e rappresentazione, se questa affermazione sia sostenibile. Considerando l'attuale uso estremamente frequente della scrittura quotidiana con smartphone, sussistono forti dubbi a riguardo.
Il passo citato è mantenuto nella seconda edizione del 2011, solo l'elenco degli esempi di scrittura non prototipica è modificata: "[...] (ad es. lettere private, recentemente meglio ancora chat, inoltre nuvolette ‘parlate’ (!) nei fumetti".
Il passo citato è mantenuto nella seconda edizione del 2011, solo l'elenco degli esempi di scrittura non prototipica è cambiata: "[...] (z.B. Privatbrief, oder neuerdings besser noch chat, ferner 'Sprechblasen' (!) in Comics)".
ted. hab dich lieb ‘ti voglio bene’; corrisponde quindi alll'it. tvb.

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